CORONAVIRUS:
CONSIGLI E RIFLESSIONI PER I GENITORI
è un momento speciale, che non lascia il tempo alle lunghe riflessioni, ma necessita di rivedere e fare attenzione ai nostri comportamenti. Le cose sono cambiate e stanno ancora cambiando velocemente e come sempre nella vita siamo chiamati a fare scelte e a condividerle con i nostri figli.
Siamo davanti a qualcosa che non conosciamo e non c’è una sola prospettiva con cui poter vedere il problema.
Esiste la questione epidemiologica che ci indica la necessità di rallentare i contagi attraverso comportamenti di prevenzione e la limitazione dei contatti con l’esterno.
Esiste il problema sociale e la grande differenza con cui potranno vivere quest’esperienza i poli opposti della nostra società: Nord e Sud, ricchi e poveri, sani e malati, giovani e anziani. E la consapevolezza che non è possibile per tutti smettere di lavorare, smettere di aggregarsi, fare una vita sana e salubre.
Esiste il problema psicologico che è determinante per affrontare nel migliore dei modi un disagio così grande, ma è anche da tenere in considerazione per quello che lascerà nella nostra personalità, ma soprattutto nella personalità dei nostri bambini e ragazzi che già vivono in un mondo così spaventoso, precario, pericoloso, che non li tutela per niente. L’ennesimo mostro difficilmente elaborabile?
Le domande sono tante riguardo al Coronavirus e alla situazione che stiamo vivendo:
Come comportarsi?
Quali attività quotidiane limitare ?
Come risolvere i problemi pratici relativi al Decreto ministeriale e alla chiusura delle scuole?
Come spiegare quello che sta succedendo ai nostri bambini? Ai nostri ragazzi? A noi stessi?
Come creare un’atmosfera vivibile nonostante questo pericolo così nuovo e inafferrabile?
Non possiamo reagire a tutto questo entrando in un ansia paralizzante e rendendo le nostre famiglie terreno fertile di scambi ansiosi e sintomi psicologici.
Allo stesso tempo non possiamo difenderci dietro la reattività e l’imprudenza con frasi del tipo : “A noi il Coronavirus non fa paura!” – “Ci voglio togliere anche le relazioni sociali!” – “Mi sembra tutto esagerato, io non vedo niente di strano intorno a me”.
Abbiamo invece la possibilità di trasformare la nostra angoscia in una spinta attiva verso la responsabilità sociale e scegliere i nostri comportamenti in modo consapevole tenendo conto sia della voglia di proteggersi sia della ricaduta che i nostri comportamenti avranno per i più deboli, quelli che rischieranno la vita davvero, quelli che non hanno gli strumenti per affrontare una malattia, quelli che sono già malati, quelli che non hanno le energie per sopravvivere.
Rallentare il contagio e prendere seriamente le indicazioni dell’Oms è una responsabilità che possiamo assumerci e possiamo raccontare ai nostri bambini senza ne terrorizzarli ne censurare la realtà.
Abbiamo preparato alcune informazioni e spunti speriamo utili per affrontare il problema Coronavirus con i nostri figli e, chissà, addirittura trasformare questo momento doloroso e preoccupante in un’occasione di crescita per noi come adulti e come genitori e un’esperienza formativa per bambini e ragazzi che possono apprendere il senso di responsabilità, la cura e il rispetto verso tutti e potenziare la forza e la capacità di affrontare gli stress e le difficoltà della vita.
- Fa bene ai bambini/ragazzi sapere la verità. Assicurati di essere ben informato in merito al Coronavirus e pensa cosa e come dire le cose ai tuoi figli prima di parlargli. Usa parole semplici, non dare troppi dettagli, ma cerca la forma adatta al suo modo di pensare, parlare ed esprimersi.Usa il gioco, le storie e comunica con toni rassicuranti e sicuri.
- Con i bambini/ragazzi si può parlare di morte e malattia.Tenerli al riparo da queste parti essenziali della vita servirà solo a farli sentire in futuro meno pronti ad affrontare il mondo. Anche perché loro si accorgono di tutto; sono antenne sensibili alle nostre emozioni e ai nostri pensieri che, se non detti, diventano fantasmi non elaborati per i bambini.Aiutali ad affrontare e ad elaborare le angosce, le paure e le difficoltà rispettando la loro sensibilità.
- Accogli le loro emozioni e gestisci le tue con calma e consapevolezza.
I nostri figli possono rappresentare uno stimolo per affrontare la situazione con fermezza; non farti prendere dal panico o dalle ansie controllanti e striscianti.
Accetta anche che si arrabbi perché non può più festeggiare il suo compleanno o andare al cinema, e arrabbiati insieme a lui; che sia triste perché qualcuno potrebbe stare male, una nonna o un parente malato, e abbraccialo con partecipazione; accetta che sia spaventato perché è naturale che sia così…
Rassicurarlo che non succederà niente di grave a nessuno di voi e che è importante seguire queste nuove regole di vita e stare meno a contatto con gli altri per evitare che il Coronavirus giri troppo tra le persone e colpisca quelle più fragili tutte insieme.
Sì, è possibile che tra quelle più fragili ci sia qualcuno che conosciamo e proprio per questo è importante comportarsi al meglio al fine di limitare i danni e evitare che gli ospedali siano troppo affollati. - Accetta che non seguirà tutte le istruzione che gli daremo. Possiamo scrivere con lui una lista di regole - seguendo le indicazioni della comunità scientifica - creando insieme un cartellone colorato.
Trasmettigli in maniera chiara che, anche se è un po’ noioso e strano seguire queste indicazioni, queste servono ad aiutare il mondo a stare bene in fretta.
Il bambino avrà grandi difficoltà a seguire queste istruzioni. Lo farà molto poco. Non ti fissare, non puoi controllare i suoi comportamenti. Evita il più possibile i contatti con tante persone e accetta che lui non abbia il controllo dei suoi comportamenti come un adulto. - Evita la sovraesposizione mediatica.
Ascolta le sue domande e anche se sono ripetitive o strane rispondi a tutte con pazienza e calma.
Dedica del tempo per stare con lui e rassicurarlo e trova un modo per elaborare insieme:
- Usa le storie per comprendere la situazione.
- Inventa con lui delle storie che raccontano le sue paure, anche cambiando il finale più volte alla storia.
- Disegna con lui: il coronavirus, le sue paure, quello che vorrebbe fare, le sue emozioni.
- Aiutalo a fare ricerche sul Coronavirus, come se fossimo a scuola oppure raccontagli di altri momenti storici in cui si sono affrontate epidemie con molti meno mezzi e conoscenze scientifiche.
- Mettete insieme in scena una storia con pupazzi o altri giochi.
- Prova con massaggi, abbracci e carezze: un contatto che rassicura e calma! - Metti l’attenzione anche su altro, prima di tutto tu e poi con tuo figlio. Mantieni la routine quotidiana almeno a casa (orari, pasti, passeggiate all’aria aperta, compiti, resta in comunicazione con amici e parenti), garantisci a tutta la famiglia momenti ricreativi e affettivi, senza fissarti sull’argomento e sulle emozioni correlate.
Spiega a tuo figlio che è un breve periodo, come quando ci si ammala e si sta un po’ a casa, ma poi tutto riprende come prima: si tornerà a scuola, a fare festa, a vivere normalmente. - Comunica al bambino che è un periodo particolare, che passerà e che anche nei momenti difficili si può stare insieme (genitori e figli), farsi forza e trovare il bello nelle cose. Comunica a tuo figlio fiducia e consentigli la possibilità di condividere con te le sue paure e il suo senso di solitudine. Comunica ai figli più grandi la necessità di assumersi ognuno una parte di responsabilità, e spiega che anche loro non sono immortali e che proprio da loro deve partire il rispetto e la cura dell’intera società.
Francesca Cannata
Psicologa e psicoterapeuta infantile
Associazione Oltre la tenda. Uno spazio per crescere
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https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/i-blog-della-fondazione/ci-vuole-del-tempo/coronavirus-un-vaccino-contro-lindividualismo
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