BES – DSA- DDAI: di cosa stiamo parlando?BES è un acronimo che significa Bisogni Educativi Speciali. Si utilizza a scuola per far riferimento ad una macro categoria pedagogica che comprende diverse difficoltà che gli studenti possono avere e ne consente a scuola l’intervento.
Quest’etichetta si usa in questi casi: situazioni di svantaggio socio-economico, disabilità intellettive, DSA, DDAI, difficoltà con la lingua italiana per stranieri, difficoltà emotive marcate, disturbi del neurosviluppo ecc. |
Che cosa sono i DSA?
Molto spesso sentiamo dire “Luca è un DSA”.
La prima cosa importante da sottolineare è che i DSA non sono persone, ma disturbi.
Sono disturbi di origine organica, che riguardano una specifica area del cervello, quindi una specifica area dell’apprendimento e non sono collegati in alcun modo all’intelligenza, che è assolutamente nella media o al di sopra della stessa. Sono dei disturbi permanenti, ma le abilità implicate possono essere allenate e potenziate tramite training specifici.
I DSA possono essere classificati in 4 categorie:
La dislessia, ovvero il disturbo specifico della lettura, che comporta una minore accuratezza e una minore rapidità nella lettura di un testo scritto rispetto a quanto ci si attenderebbe per età cronologica.
La disgrafia, ovvero il disturbo specifico della scrittura rispetto alla realizzazione grafica, che comporta una difficoltà marcata nella realizzazione di grafemi e una fluenza di scrittura ridotta, rispetto a quanto atteso per età cronologica.
La disortografia, ovvero il disturbo specifico della scrittura che comporta uno scarso controllo ortografico e una ridotta fluenza di scrittura rispetto a quanto atteso per età cronologica.
La discalculia, ovvero il disturbo specifico del calcolo. In questo caso possono verificarsi due profili, in contemporanea o separati: difficoltà nella cognizione numerica e/o difficoltà nelle procedure esecutive.
Nei primi 3 tipi di DSA, l’età minima per porre una diagnosi coincide con la fine della 2 elementare, nel caso della discalculia, invece, c’è uno slittamento al 3 anno di elementari.
DSA: quali sono i segnali da non sottovalutare?
· Difficoltà nel portare a termine, in termini di tempo e accuratezza, il dettato in classe, rispetto all’andamento generale della classe;
· Difficoltà nel segnare sul proprio diario i compiti a casa;
· Difficoltà a copiare i compiti alla lavagna;
· Difficoltà nello svolgimento dei compiti a casa in autonomia;
· Ansia eccessiva durante l’interrogazione;
· Rifiuto marcato di andare a scuola;
· frequenti mal di testa, mal di pancia in assenza di cause organiche.
Che cos’è il DDAI?
Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e dell’Iperattività, è una condizione in cui il bambino presenta un livello di disattenzione, di iperattività e di impulsività tali da interferire o ridurre la qualità del proprio funzionamento sociale e scolastico. In genere diversi sintomi si presentano dai 4 ai 12 anni.
Molto spesso sentiamo dire “Luca è un DSA”.
La prima cosa importante da sottolineare è che i DSA non sono persone, ma disturbi.
Sono disturbi di origine organica, che riguardano una specifica area del cervello, quindi una specifica area dell’apprendimento e non sono collegati in alcun modo all’intelligenza, che è assolutamente nella media o al di sopra della stessa. Sono dei disturbi permanenti, ma le abilità implicate possono essere allenate e potenziate tramite training specifici.
I DSA possono essere classificati in 4 categorie:
La dislessia, ovvero il disturbo specifico della lettura, che comporta una minore accuratezza e una minore rapidità nella lettura di un testo scritto rispetto a quanto ci si attenderebbe per età cronologica.
La disgrafia, ovvero il disturbo specifico della scrittura rispetto alla realizzazione grafica, che comporta una difficoltà marcata nella realizzazione di grafemi e una fluenza di scrittura ridotta, rispetto a quanto atteso per età cronologica.
La disortografia, ovvero il disturbo specifico della scrittura che comporta uno scarso controllo ortografico e una ridotta fluenza di scrittura rispetto a quanto atteso per età cronologica.
La discalculia, ovvero il disturbo specifico del calcolo. In questo caso possono verificarsi due profili, in contemporanea o separati: difficoltà nella cognizione numerica e/o difficoltà nelle procedure esecutive.
Nei primi 3 tipi di DSA, l’età minima per porre una diagnosi coincide con la fine della 2 elementare, nel caso della discalculia, invece, c’è uno slittamento al 3 anno di elementari.
DSA: quali sono i segnali da non sottovalutare?
· Difficoltà nel portare a termine, in termini di tempo e accuratezza, il dettato in classe, rispetto all’andamento generale della classe;
· Difficoltà nel segnare sul proprio diario i compiti a casa;
· Difficoltà a copiare i compiti alla lavagna;
· Difficoltà nello svolgimento dei compiti a casa in autonomia;
· Ansia eccessiva durante l’interrogazione;
· Rifiuto marcato di andare a scuola;
· frequenti mal di testa, mal di pancia in assenza di cause organiche.
Che cos’è il DDAI?
Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e dell’Iperattività, è una condizione in cui il bambino presenta un livello di disattenzione, di iperattività e di impulsività tali da interferire o ridurre la qualità del proprio funzionamento sociale e scolastico. In genere diversi sintomi si presentano dai 4 ai 12 anni.
SERVIZI ATTIVI:
Lo Sportello D. S. A. è uno sportello di Didattica, Sostegno e Ascolto è rivolto a bambini e ragazzi che hanno bisogno di essere sostenuti nella crescita personale e scolastica, in alleanza con le famiglie e con i loro insegnanti.
Abbiamo scelto questo acronimo con l’idea di prendere le distanze dalla comune categoria diagnostica di Disturbo Specifico dell’Apprendimento e da tutte le altre. L’obiettivo è dargli un nuovo significato, per liberare da etichette fastidiose chi ha delle difficoltà gestibili con un sostegno specifico. Quella di BES è una macrocategoria pedagogica che include chiunque richieda attenzioni speciali: chi non parla bene l’italiano, chi soffre di disturbi d’apprendimento, chi non è ben integrato nel gruppo classe, chi ha problemi di ansia o chi ha un ritardo cognitivo o deficit dell’attenzione. La nostra idea di fondo è che ognuno di noi, per motivi diversi o in momenti delicati della nostra vita, ha un bisogno speciale da accogliere e di cui prendersi cura. Per ulteriori informazioni scrivici a [email protected] o contattaci telefonicamente: Claudia Roma, psicologa: 338-5917161 Serena Giorgio Marrano, insegnante e counselor: 333-8034333 |